Memory Up presenta 11 step per uno studio a prova di distrazioni

11 step per uno studio a prova di distrazioni

Autore: Luigi Calandri

Bello il muro davanti alla scrivania eh? Così bianco…

E che dire di quella mosca che vola così veloce in mezzo alla stanza? Mai visto nulla del genere!

Per non parlare di uno dei più bei passatempi sperimentati nella mia vita da studente: disegnare oggetti assolutamente privi di logica su un foglio o, ancora meglio, sul tavolino!

Tutto molto divertente, senza alcun dubbio, ma converrai con me che tutte queste attività non facilitano lo studio.

Quante volte avrai urlato al tuo cervello al miliardesimo pensiero che non c’entrava nulla con l’argomento che stavi leggendo “Basta ti prego, basta!”?

Quante volte hai sperato di trovare un modo per distrarti di meno e produrre di più?

Quante volte ti sarai chiesto come sei arrivato a scrollare il feed di Instagram per più di un’ora mentre eri alla scrivania?

Se un problema necessita di assoluta concentrazione, simultaneamente interverrà una distrazione assolutamente irresistibile.
Arthur Bloch

Bhe allora, se la risposta a queste domande è “Uhh, non me ne parlare!”, sei nel blog giusto, perché ti andrò a servire su un piatto d’argento 11 step indispensabili per studiare meglio e in meno tempo!

Per aiutarti, una volta per tutte, a riappropriarti della tua attenzione durante lo studio, parleremo di:

  • Cosa fare prima della sessione di studio;
  • Cosa fare durante la sessione di studio.

COSA FARE PRIMA DELLA SESSIONE DI STUDIO

Hai mai giocato ad un videogame per quelle “sane” 5 ore filate, senza preparare la tua postazione? Munendoti di cibo e bevande in quantità, tali da sembrare che tu stia andando in guerra verso la tua camera.

Indipendentemente dalla tua risposta, il concetto è uno soltanto: crea il tuo Tempio della Concentrazione!

I luoghi in cui giochi alla PlayStation, guardi le partite o le tue serie tv preferite è sacro, e qui siamo d’accordo, ma lo è anche quello in cui studi.

Quindi cosa fare?

  1. Ordina la tua postazione di studio!
    Una scrivania disordinata porta ad una mente disordinata. Ti sorprenderesti di come questo banale trucchetto (effettivamente lo è) potrebbe avere un impatto incredibilmente positivo sulla tua produttività.
    Ricorda: anche pochi oggetti sparsi possono rappresentare distrazioni capaci di interrompere il tuo flusso di lavoro e studio.
  1. Crea il tuo rito pre-studio!
    Cos’è che ti gasa di più? Ascoltare musica? Vedere un video motivazionale?
    Qualunque cosa sia, prenditi 5 o 10 minuti prima di ogni sessione di studio e falla. La nostra mente lavora per associazioni e, con il tempo, collegherà quel brano o quel video al tuo urlo di battaglia “È ora di mettersi al lavoro!”.
  1. La postazione di studio è una soltanto!
    Probabilmente ti scioccherà, ma ti svelo un segreto: il letto non è il posto ideale per studiare.
    Sì lo so è dura da digerire, ti concedo un momento.
    Scherzi a parte, magari sarà anche colpa della materia poco interessante non lo metto in dubbio, ma per caso (correggimi se sbaglio), dopo pochi minuti in cui ti cimenti in questa arte mistica sopraggiunge un po’ di sonnolenza?
    C’è un grosso problema di fondo nello studiare sul letto; avendoci dormito fin dalla tenera età, ormai il nostro cervello associa a quel luogo solo l’azione del dormire!
  1. Allontana i dispositivi elettronici o silenziali!
    “E se succedesse un’emergenza scusa?!”
    É una domanda più che legittima, e se fossi in ansia al riguardo, allora potresti direttamente fare nel seguente modo: comunica con le persone che ti sono più vicine (dalle quali ti aspetti di ricevere una chiamata o un messaggio) e fai percepire loro la giusta importanza di ciò che stai facendo.
    Metti in chiaro che, in quel lasso di tempo, possono chiamarti solamente nel caso in cui si tratti di una reale emergenza o necessità. In questo modo non dovrai allontanare il cellulare (ma almeno silenzialo) e potrai dormire sonni tranquilli (non mentre studi però!).

Per fortuna non mi è MAI successo di non fare in tempo a mettermi a sedere, che già mi dovevo rialzare per andare in bagno, per dare da mangiare al gatto, per fare le pulizie di primavera a ottobre, per prendere il materiale di studio, per lavarmi i denti… neanche a te, giusto?

Mi rincuora saperlo, perché è una cosa talmente comune!

Tuttavia se, come me, hai un amico molto vicino a te che commette questa disattenzione, digli di seguire questi semplici passaggi:

  1. Fai una lista di tutto ciò che ti serve per svolgere la tua sessione di studio!
    Potrebbe sembrarti una perdita di tempo, all’inizio soprattutto, ma ti assicuro che dopo poche sessioni ne percepirai i benefici.
  1. Rifletti bene sull’utilità reale degli oggetti che vai ad aggiungere alla tua lista.
    Anche in questo caso, farti le giuste domande, ti aiuterà molto a capire se stai ponendo l’attenzione su ciò che è davvero utile alla tua sessione di studio, o se stai solo addizionando altro materiale da distrazione.
  1. Prendi una bella bottiglia d’acqua, nel caso non l’avessi già inserita.

Siamo assolutamente allineati anche con quest’ultimo pensiero, anche se preferiamo adattarlo con: ne varrà la gioia!
La gioia del percorso vissuto, delle sfide affrontate e del successo infine raggiunto.

COSA FARE DURANTE LA SESSIONE DI STUDIO

Bene, arrivato a questo punto sei pronto per iniziare la tua sessione di studio; ed è proprio qui che dovrai trovare la miglior strategia per mantenere la concentrazione.

Ecco alcuni consigli:

  1. Bevi tanta acqua. 
    Io facevo l’errore di sottovalutare questa parte, quindi non farlo anche tu! Diversi studi hanno dimostrato come un’idratazione non adeguata possa incidere in maniera negativa tanto a livello fisico quanto cognitivo.
    Una corretta idratazione migliora la memoria e il grado di attenzione, ed è risultato da alcune indagini scientifiche che, purtroppo, il 61% dei bambini e il 75% degli adolescenti non consuma il proprio fabbisogno giornaliero di acqua.
    Mi raccomando, non aggiungerti a questa statistica!
  1. Mettiti alle strette quando sei alla scrivania.
    Mi spiego meglio facendoti una domanda…Quante volte ti è capitato di arrivare nei minuti finali di un compito in classe in cui, trovandoti con a disposizione solo una manciata di minuti, sei riuscito ad essere (in proporzione) molto più produttivo che nelle ore precedenti?
    La mente, a volte, è un po’ balorda.
    Infatti, nel momento in cui le facciamo capire di avere tempo, lei se ne prenderà ancora di più, performando molto meno.
    Attenzione, con questo non voglio dire che per performare sempre al tuo massimo devi ridurti a studiare tutto il giorno prima di un esame, ovviamente.
    A questo punto la domanda sorge spontanea…
    Come posso far sentire la mia mente in urgenza senza rischiare nulla?! Come posso gestire al meglio il mio tempo?

a. Prendi un timer e creati delle sessioni di studio con un tempo definito, da alternare a momenti di pausa.

b. Definisci una strategia di studio che ti metta alle strette. Mi spiego meglio…
Se ti servono 30 giorni per preparare un esame, non definire una strategia che ne comprenda 60, bensì una ventina. Nel momento in cui la difficoltà di una sfida è proporzionata alle tue capacità hai la possibilità di entrare nel flusso.

c. Quando scatta la pausa, fermati. Non importa a che punto del capitolo tu sia arrivato, fallo. In questo modo allenerai la tua mente a stare nei tempi ed essere più produttiva.

Nel momento in cui dici “Tanto ho tempo per studiare” già non ne hai più!

  1. Le pause devono rigenerarti, e non farti desiderare di averne altre.
    Le pause sono importanti nello studio, anzi, sono vitali.
    Tuttavia vanno maneggiate con cura…ecco come:

a. Cronometra. Non dire “Dai mi riposo 5 minuti”, che poi rischi di trovarti due ore dopo confuso e con la bava sul cuscino!

b. Non bere caffè, mangiare cioccolato o fumare. Questi sono tutti eccitanti capaci di creare una serie di reazioni chimiche nel tuo cervello che lo porteranno ad associare la pausa con la possibilità di avere un’altra di queste cose. In pratica passerai i minuti di studio ad attendere il prossimo break.

c. Non utilizzare apparecchi elettronici, creano dipendenza e rischiano di allungare la tua pausa. Non so se ti possa fare più male questa o la precedente, purtroppo però il mio è un compito ingrato. Il fatto che tu sia in pausa non sottintende che abbia finito di studiare, ricorda il tempio della concentrazione di cui parlavamo all’inizio.

  1. Usa il foglio delle distrazioni.
    Ecco, questa è una chicca che mi sono lasciato alla fine e di cui sono sicuro tu non abbia mai sentito parlare.
    Se vuoi fermare il flusso di pensieri che fa apparire la tua sessione di studio come la prima guida della macchina di un adolescente… a scatti! Allora non puoi fare a meno di questo foglio.
    Come usarlo? Semplicissimo.
    Nel momento in cui arriva un pensiero (QUALUNQUE PENSIERO) capace di distogliere la tua attenzione, scrivilo nero su bianco sottoforma di compito da fare più tardi.
    Questo ti aiuterà a depotenziare i tuoi pensieri fin da subito.
    Sì sembra incredibile ma… provare per credere!
    Ovviamente alla fine della sessione di studio riprendi in mano il foglio delle distrazioni e dedicati ad essi. Magari sono mansioni che devi svolgere o discorsi che devi affrontare, in ogni caso, di qualunque cosa si tratti, falla, in modo tale che non si ripresenti la prossima sessione.

Sarai d’accordo con me che studiare senza un vero e proprio metodo , oltre che per nulla proficuo e divertente, può risultare molto snervante (per usare parole carine). Se a questo, poi, si vanno ad aggiungere distrazioni su distrazioni che possono essere evitate, allora diventa proprio un calvario.

Per essere quindi sicuro che tu prenda davvero sul serio questi consigli, ti voglio rendere partecipe di una riflessione uscita durante una delle nostre serate della Scuola di Formazione (dai un’occhiata alla nostra pagina Instagram, potresti trovare una prossima serata con un argomento di tuo interesse, la registrazione è gratis!), da Paolo Mattia Palazzolo, formatore, business e life-coach da oltre 10 anni:

“Dobbiamo immaginare la formazione, di qualunque tipo, come dei semini. Ogni volta che impariamo qualcosa, andiamo a depositare questi semini all’interno di barattoli che, poi, vanno a collocarsi all’interno di una credenza. Se non pianti questi semini, e quindi non metti in pratica ciò che apprendi, questi continueranno ad accumularsi ed accumularsi fino al punto in cui fuoriusciranno dai vasetti. Sai cosa succederà a questo punto? Ti sentirai frustrato, confuso e vuoto, nonostante la grande quantità di esperienze e nozioni che sei riuscito a collezionare.”

Il mio obiettivo non è quello di spaventarti, bensì di farti capire che puoi leggere tutti gli articoli e i libri che vuoi (e già questo ti fa onore), ma se non metti in pratica nulla degli insegnamenti che hai appreso sarà come un nulla di fatto.

Dedicati quindi cuore e anima ai tuoi obiettivi e ai tuoi sogni, applicando gli strumenti che abbiamo scelto di donarti, prendendoti cura di questi semini e facendoli germogliare come dei meravigliosi risultati!

Vuoi iniziare a mettere in pratica tutto questo?
Beh puoi partire da oggi, inizia cliccando qui.